LA NOSTRA NOSTRIA

Cenni storici del Circolo Scacchistico Rodigino

L’attuale Circolo Scacchistico Rodigino nasce, per espressa volontà di alcuni appassionati giocatori, all’incirca intorno alla metà degli anni ‘80, trovando collocazione nei locali del Dopolavoro Ferroviario grazie all’interessamento dell’allora presidente Angelo Lerario (scomparso nel 2015), e diventando “Circolo scacchistico DLF Rovigo”. Tuttavia da sempre la città è “occupata” da sacchististi tant’è che la memoria storica vuole la presenza di giocatori all’interno del Cafè Lodi sin dal dopoguerra. Il movimento è così vivo da far si che la città veda la disputa di due campionati italiani nel 1956 e nel 1966 con la vittoria rispettivamente di Giorgio Porreca e del Dr. Giustolisi. (fonte “Il Libro completo degli Scacchi” – G. Porreca – ed. Mursia 1977 – pg. 87,87). In particolare si ricorda che a cavallo degli anni ’50 e ’60 il CSR fu molto attivo negli incontri a squadre (famose le tradizionali e numerose gite e gli storici incontri col Circolo Jugoslavo di Abbazia). Erano tempi in cui, in tutta Italia, i tornei erano 3 o 4 l’anno e non esisteva attività regionale, se non sponsorizzata dai singoli circoli. In questo il CSR sin da allora si distingueva per la precocità e soprattutto per l’intraprendenza.

Gli anni 70

Per tutti gli anni ’70, il C. S. R. è stato attivissimo in tutte le manifestazioni a squadre dell’allora Lega Veneta per gli Scacchi, con una squadra che, capitanata dal CM Roberto Schiesari, otteneva lusinghieri successi assieme al Rag. Enzo Borgato e ad Ervio Merlin (entrambi 1N), ai fratelli Carlo e Mario Canato (1N e 2N), al Dr. Nadir Braghin (2N), al Dr. Bartolozzi , a Mario Milazzo (oggi C.M.) ed al Geom. De Vincentis che per lunghi anni fu anche Presidente del Circolo. In questo periodo il luogo deputato al ritrovo scacchistico seguiva la nobile consuetudine planetaria del ritrovo presso i caffè…così anche a Rovigo il ritrovo era presso una sala dello storico centrale Caffè Borsa. Particolarmente insigne in quel periodo è la figura dell’Ing. Guido Merlin che da grande organizzatore (anch’egli per diversi anni Presidente del Circolo) portava a Rovigo grandi eventi scacchistici con un un Torneo Open Internazionale (1972) con la partecipazione di alcuni GM (Cardoso delle Filippine e l’australiano Shaw) e quindi un Torneo FIDE a inviti che fu vinto dal GM Sergio Mariotti e che vide la partecipazione, tra gli altri, nientemeno che del GM Eliskases, del GM Enrico Paoli del GM Forintos e di altri ancora. (vedere anche “Storia degli Scacchi in Italia” di Antonio Rosino).

In occasione del match del secolo Spasski-Fischer il circolo toccò i 150 iscritti, dei quali più di 100 giovani, con problemi di fruibilità dei locali del circolo stesso spostati in un mezzanino del Palazzo Costato, a tal punto da dover istituire turni orari per l’ingresso. Purtroppo tutto quel patrimonio umano andò quasi totalmente disperso, per mancanza di mezzi. E’ sempre di quegli anni l’organizzazione da parte dell’infaticabile Ing. Merlin del Campionato Italiano lampo a squadre dove la compagine formata da Schiesari, Mario Milazzo, Enzo Borgato, Danilo Bartolozzi e Ervio Merlin, si classificava quarta assoluta nella finale, preceduta solamente da Trieste, Bologna e Milano. Negli stessi anni risultava anche attivissimo un Circolo a Badia Polesine, basato principalmente sul gioco per corrispondenza, con diversi Maestri e Candidati (per corrispondenza) tra i quali meritano di essere menzionati Ugo Tardivello, Dalla Villa e il Dr. Susanna.

Gli anni 80 – Il ruolo della parrocchia di S. Pio X e il Circolo DLF

Verso la fine degli anni ’70, con la scomparsa del CM Roberto Schiesari, grande mentore dei giovani del circolo, ed a a causa della mancanza di una sede appropriata, il Circolo lentamente declinò. Qualcuno dei giocatori superstiti si trasferì al Circolo Sociale, ma terminò l’attività agonistica, molti giovani si traferirono in altre città per le necessità della vita ed alcuni redivivi superstiti ricomparvero nei primi anni 80 con un circolo presso i locali dell’allora associazione sportiva ARCI-UISP sita in via X luglio.

In quegli anni un importante ruolo ricopre la parrocchia di San Pio X che su iniziativa del parroco Don Carlo Ferrari organizza una sorta di “oratorio” nel piazzale antistante alla chiesa dove sui tavoli approntati compaiono ogni estate svariate scacchiere dal primo mattino fino alla sera inoltrata. E’ proprio attorno a questa sala di gioco improvvisata a cielo aperto che gli scacchisti si ritrovano nuovamente senza prevaricazioni generazionali, giocando tutti i giorni e contribuendo, anche se in modo sommario, alla formazione di una generazione di giocatori. Alcuni di loro, tutt’ora in attività, sono l’attuale realtà degli scacchi di Rovigo, impegnati e rispettati nei tornei in Italia. Sul finire degli anni ‘80, dopo la scomparsa del parroco di San Pio X, rimane attiva la realtà del circolo DLF dove il gioco anche agonistico trova adepti e dove si costituisce una squadra che partecipa senza soluzione di continuità al campionato italiano a squadre fino ai giorni nostri, conseguendo il prestigioso traguardo della serie B nel campionato del 1999.

Il nuovo millennio

Alla luce del nuovo millennio il circolo di Rovigo si fonde con quello di Lendinara al fine di contrastare un progressivo indebolimento e permettere comunque l’approvvigionamento di giocatori per la disputa del campionato italiano a squadre…. ma pur recando l’affiliazione alla FSI come Circolo di Lendinara-Rovigo, il circolo rodigino mantiene orgogliosamente una propria identità ed un propria sede di gioco. Dopo il nuovo trasferimento della sede principale in via Porta Adige 45, avvenuto nel 2006, il circolo vanta un numero ridotto, ma accanito, di giocatori che si conoscono sin dagli anni 80, si frequentano e continuano a sfidarsi sino all’ultimo pezzo. Il progetto di rilancio appare giustamente ambizioso e prende le mosse dall’affrancamento dal circolo di Lendinara (avvenuto nel 2007) per la riassunzione della propria identità di Circolo Scacchistico Rodigino con l’iscrizione nel 2008 al campionato italiano a squadre di ben tre compagini: la prima partecipante al campionato di serie C e composta dai veterani del gioco, e le altre composte dai giocatori più giovani e pronte a competere nel campionato di promozione di ambito regionale.

I giocatori più forti

Dalla storia del Circolo Scacchistico Rodigino è giusto menzionare in particolare alcuni giocatori che negli anni si sono distinti:

Il CM Roberto Schiesari, giocatore posizionale solidissimo e maestro per schiere di giovani giocatori, riconosciuto a livello nazionale;

Il C.M. Giuseppe Scocco giocatore di grande estro e genialità, citato nell' Enciclopedia degli Scacchi dell'Informatore di Belgrado in una famosa partita contro il GM Jugoslavo Matulovic;

Il Dr Danilo Bartolozzi fino ai giorni nostri temibile ed elegante avversario, vero e proprio ultimo rappresentante di tutte le epoche dello scacchismo rodigino, delle quali ha conservato intatta la forza di gioco dei tempi migliori (scomparso a fine 2009).

Il C.M. Stefano Zanirato che da più di trent’anni è dedito all’attività agonistica senza soluzione di continuità nel corso della quale ha sempre difeso i colori del C.S.R. e che proprio per questa motivazione nel 2008 ha ricevuto un riconoscimento da parte del circolo stesso.

Il C.M Davide Tiengo, sicuramente uno dei giocatori moderni più talentuosi che il Circolo abbia potuto annoverare, fortissimo e completo giocatore combinativo e posizionale, caratterialmente solido, a tal punto da non poter essere sottovalutato da nessun avversario.

La Prima Categoria Nazionale Carlo Pento, per anni motore della vita del Circolo, giocatore fantasioso e spumeggiante, mai banale, (scomparso prematuramente nel 2022), profondo amante e studioso degli scacchi e della loro complessità. Amava ripetere di non essere mai riuscito a coglierne completamente la profondità.

 

L’attività dei giorni nostri

Le attività che il circolo ha sviluppato nel corso degli anni si sono mosse verso la realizzazione di eventi competitivi con l’inserimento ormai stabile all’interno del calendario delle competizioni federali regionali.

Il Circolo ha conosciuto un progressivo ampliamento dei soci iscritti, un netto e tangibile miglioramento organizzativo al passo con l’evoluzione sociale e normativa nella gestione delle attività sportive, ed anche nel campo della formazione giovanile ad oggi è fortemente impegnato con una costante attenzione per le nuove leve che ogni anno si approcciano al gioco.

Attualmente l’attività del Circolo è molto viva e non ha conosciuto battute di arresto nemmeno in periodo Covid, ove è stata garantita la formazione dei giovani da remoto, e nel corso del quale il C.S.R. è stato uno dei pochi Circoli a rimanere attivo nell’organizzazione di eventi agonistici, attraverso il pieno ed assoluto rispetto di tutte le prescrizioni dei protocolli anticovid federali.

Ad oggi il corpo associati è composto dai giocatori storici di Rovigo, ai quali si sono aggregati i superstiti di quelli che furono i circoli limitrofi (Lendinara, Costa, Cavarzere), e da sempre nuovi adepti costituito anche da un nutrito gruppo di giovani e giovanissimi.

Dal punto di vista agonistico in questi anni diversi sono stati i giocatori che hanno raggiunto l’ambita categoria di Candidato Maestro, altri sono stati acquisiti già con il titolo, ed altri ancora hanno avuto accesso alle categorie nazionali. Molta fiducia è riposta nei giovani che il Circolo sta curando e che sono già approcciati alla carriera agonistica, sia maschile che femminile.

Negli anni 2013 e 2022 la squadra del circolo ha nuovamente vinto il proprio girone di serie C del Campionato Italiano a Squadre accedendo alla serie B.

Infine non va dimenticata la continua ricerca di visibilità che il circolo stesso sente come prioritaria per il coinvolgimento di nuove forze; a tal proposito vi è una ricerca ossessiva della perfezione organizzativa, sia sociale che di ciascuna evento, che pone il C.S.R. – a detta dei partecipanti ai tornei – fra i migliori organizzatori a livello regionale.

A cura dell’Arch. Ermanno Benà con l’apporto fondamentale del C.M. Mario Milazzo